Mahindra lavora al salvataggio ed all’acquisto di Pininfarina. La storica Azienda italiana di design potrebbe finire in mani Indiane per superare la fase di grave crisi che ne sta mettendo in dubbio l’esistenza.
L’Azienda fondata Torino il 22 maggio 1930 e riferimento per il design e la produzione delle carrozzerie per automobili potrebbe essere salvata dal Colosso indiano Mahindra. Gli industriali orientali stanno lavorando con il CdA Pininfarina per la vendita della Società e la ristrutturazione del debito.
Lo conferma la Società piemontese in una nota riprese dall’Agenzia di Stampa Reuters, aggiungendo che il Cda ha preso atto di un’ipotesi di linee guida di un nuovo piano industriale stand-alone elaborata dal management che potrà essere la base per il futuro confronto con le banche in caso di mancato accordo con Mahindra.
Il Cda ha deciso di adottare il presupposto della continuità aziendale nella redazione del resoconto intermedio di gestione al 30 settembre che vede una perdita netta di 7,8 milioni di euro (dal rosso di 700mila euro di un anno prima) e un valore della produzione in calo di 3,9 milioni a 60,7 milioni.
Pincar, Società che controlla Pininfarina, dovrebbe ricevere da Mahindra risorse per mettere in sicurezza l’Azienda sia sotto il profilo patrimoniale sia dal punto di vista finanziario, garantendole un immediato futuro.
La notizia del concreto interesse del Gruppo Indiano è arrivata alla vigilia del mancato accordo tra Pininfarina e Sindacati per il licenziamento di 14 lavoratori.
Mahindra potrebbe dare un futuro all’Azienda di Cambiano che nel 2012 ha pianto la scomparsa del figlio del fondatore, Sergio, mentre nel 2008 era scomparso prematuramente Andrea, nipote di Battista Farina e all’epoca Presidente e Amministratore Delegato.
Ricordiamo che le vetture disegnate da Pininfarina attualmente in produzione sono le Ferrari FF, 458 Italia, F12berlinetta e le Maserati GranTurismo e GranCabrio, mentre due anni fa è terminata la produzione della Volvo C70 costruita nello Stabilimento di Uddevalla (Svezia) grazie alla joint-venture con la Casa automobilistica scandinava.
Nonostante l’intenso rapporto con il Gruppo FCA, che non ha manifestato particolare interesse in questa fase delle trattative, potrebbe essere Mahindra a salvarla dal baratro, mentre è presto per ipotizzare quale potrebbe essere il ruolo nel Gruppo asiatico: potrebbe restare in Italia con capitali Indiani (è ciò che speriamo tutti), diventare il reparto Design di Mahindra così come venir delocalizzata.
La prospettiva di una Pininfarina che torni ad essere Azienda “vera” con gli enormi capitali Mahindra è abbastanza positiva, visti i tempi. Anche se ovviamente a livello di proprietà industriale perdiamo un altro pezzo d’Italia e questo non è bello.